Racconto: CORRY

Dedicato ad un Angelo di nome Corrado Siringo

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    "CORRY"



    "...Angeli, angeli.
    Chi dice che li ha visti, non li ha visti mai.
    E chi li vede, ha dentro un canto
    "
    (Juan Gelman-poeta argentino)




    Che mal di testa e quella luce cos’era? C’era una strana luce, aveva l’impressione di vedere tutto da dietro un velo bianco.
    Si sentiva frastornato , come quando non si dorme da giorni o si è presa una botta in testa o si è fatto un lungo viaggio senza dormire molto.
    Si guardò intorno, com’era strano quel posto, non c’era mai stato prima, non lo aveva mai visto prima, come c’era arrivato? Chi erano tutte quelle persone? Cosa facevano li'? Alcune gli venivano incontro e sorridenti gli davano il benvenuto, sembravano conoscerlo, ma chi erano? Luii aveva la sensazione di vederli per la prima volta in vita sua.
    Che strano, erano vestiti tutti allo stesso modo e tutti dello stesso colore, il bianco.
    Una ragazza bionda si stacco’ dal gruppo e gli si avvicino’ porgendogli la mano con un sorriso così dolce che mai Corry aveva visto prima, si sentì un po’ impacciato, ma cercò di nasconderlo e prontamente anche lui le porse la sua mano ricambiando timidamente il sorriso , curioso anche di poterle fare qualche domanda, ma prima che potesse aprir bocca lei parlo’:
    “Ciao, io sono Myla , lo so, tante domande affollano la tua mente ed io piano piano cerchero’ di rispondere a tutte”.
    Corry era stupito, non riusciva ancora a capire, quella ragazza dava proprio l'impressione di conoscerlo e di avere le idee chiare su dove si trovassero, gli fece cenno di sedersi poco piu’ in là dove c’era una panchina bianca, si sedettero e lui la guardo’ con un’aria interrogativa, era troppo impaziente di sapere:
    “Dove sono ?” le chiese.
    “Non ricordi nulla?”
    “No, non ho proprio idea del perche’ io mi trovi qui, chi sono tutte queste persone , chi sei tu?”
    “ Sei nel Giardino Celeste ed io sono la tua ....diciamo ...guida?”
    “Il Giardino Celeste? E cosa sarebbe? La mia guida?”
    “E’ il luogo dove stanno tutti coloro che in vita sono stati molto amati, siamo Angeli ed ora anche tu lo sei”
    “Ma cosa racconti?mi prendi in giro?” Corry, rise, una risata divertita.
    “Io non credo agli Angeli, non ci ho mai creduto, io un Angelo? …non farmi ridere! Questa devo proprio raccontarla ai miei amici, la voglio proprio raccontare,non vedo l’ora di poterlo fare e dove sarebbero le Ali?”
    “Loro lo sanno già , le ali non si vedono, ma ci sono, tu puoi volare, tu voli già”
    “Dai, non prendermi in giro..vabbe’ ho capito, sto sognando, domani mi svegliero’ e mi ricordero’ di questo sogno o forse no, forse lo dimentichero’, in realtà non ricordo mai i sogni che faccio.”
    Senza scomporsi e con quel sorriso quasi materno,Myla gli accarezzo’ la fronte , “Non è un sogno” gli disse.
    Corry a quella carezza provo’ una strana sensazione, quasi come una scossa elettrica, all’improvviso davanti a lui fu tutto chiaro, era morto davvero!
    Rivide la scena dell’incidente, la macchina che gli tagliava la strada, lui balzato in aria parecchi metri piu’ in là , la botta , Dany, il suo migliore amico che non vedendolo arrivare si era precipitato a cercarlo, l’inutile corsa in ospedale, la disperazione della sua mamma , dei suoi fratelli , comincio’ a piangere, per loro , per come stavano soffrendo, non poteva vederli così, Myla gli asciugò le lacrime.
    “Perché?” gli chiese Corry tra i singhiozzi,con gli occhi pieni di lacrime
    "Perchè? perchè io? ma non ho ancora 17 anni, li compiro' tra pochi giorni,perchè?"
    “Sfogati, è normale la tua reazione, cerchero’ di spiegarti, anzi, vieni con me, voglio farti vedere una cosa”.
    Lo prese dolcemente per mano e lo condusse verso un corridoio, incrociarono altre persone, alcune sembravano un po’ spaesate come lui, altre avevano un atteggiamento piu’ sicuro ed erano quelli che come Myla guidavano i nuovi arrivati, quasi tutti sorridevano con dolcezza, e sorridevano a lui incrociando il suo sguardo, lui non riusciva a ricambiare, era ancora un po’ scosso, non piangeva piu' ma aveva ancora gli occhi un pò gonfi per il pianto, quando Myla gli fece cenno di fermarsi , si guardò intorno e il posto gli risultò familiare, Come mai? Ma sì! certo che lo era, era la Chiesa vicino casa sua, ma che strano, la vedeva da una prospettiva diversa da come l’aveva sempre vista, la vedeva dall’alto, perchè?
    All’improvviso si rese conto che stava volando, terrorizzato guardo’ Myla che neanche per un istante gli aveva lasciato la mano, il suo sorriso lo tranquillizzo’ :
    “Sta’ tranquillo , è normale, ci sono io accanto a te, ti proteggo io, sono qui per questo, per insegnarti tante cose, vedrai, fidati”
    Corry si guardo’ di nuovo intorno , vide la Chiesa gremita di gente in lacrime, al centro una bara bianca coperta di fiori bianchi e con sopra una maglia azzurra con il suo nome ed il N.10, era la sua maglia.
    Vide i suoi genitori, i suoi fratelli vestiti di nero, in lacrime, i suoi compagni di scuola, i suoi amici, ma anche tanta gente che non conosceva, tutti in lacrime, guardo’ Myla la quale senza bisogno che lui chiedesse, gli disse:
    “Sì, Corry, e’ il tuo funerale”
    “Ma quanta gente, non immaginavo di essere così famoso” disse in tono scherzoso, quasi a voler sdrammatizzare.
    “Eri molto amato”
    All’improvviso sentì qualcuno che lo chiamava, si guardo’ intorno , era la voce di sua madre.
    “Mamma, sono qui!” urlo’ d’istinto, la guardò , era straziata dal dolore ripeteva il suo nome incessantemente, come a chiamarlo , implorarlo di tornare indietro.
    “Voglio andare da lei, voglio abbracciarla, tranquillizzarla” .
    “Vai se vuoi, ma sappi che non ti sentira’, ci sono delle cose che devi prima sapere ed imparare e poi riuscirai a farti sentire dalla tua mamma”
    Corry si avvicino’ ai suoi familiari, li accarezzo’ tutti, li abbraccio’ e li bacio’, ma aveva ragione Myla, il dolore era troppo forte, non lo sentivano, questo lo fece rabbuiare per un istante.
    Myla se ne rese conto, gli si avvicinò e lo prese di nuovo per mano, Corry la guardo’ con gli occhi pieni di lacrime e chiese di nuovo:
    “Perché sono morto? Avevo una vita davanti, Avevo tante cose da fare, tanti sogni da realizzare.”
    “Corry, per ora non puoi capire, è troppo presto, ma ti assicuro che così doveva essere, pian piano capirai il perchè, adesso è normale che tu abbia queste reazioni, non preoccuparti, ma ricorda che la parola morte , è una parola che viene usata sulla Terra, tu non sei morto , adesso fai solo parte di una realtà diversa da quella terrestre che appartiene a un’altra dimensione, apparentemente molto lontana , ma ti renderai presto conto che così non è.”
    Corry la guardava con quei suoi occhioni azzurri , con quello sguardo ancora interrogativo e scrutatore allo stesso tempo, non riusciva ancora a capire del tutto, lei continuò:
    “Ricordi cosa ti ho detto prima? “
    “No!”
    “Va bene, non preoccuparti, te lo ripeto con piacere, adesso sei un Angelo!”
    “Ah sì, la barzelletta”
    “Non è una barzelletta, il passaggio sulla Terra è una tappa obbligatoria per diventare un Angelo , per potersi innalzare “
    “Ma allora tutti dopo la morte diventano Angeli?
    “No, non tutti, molto dipende da come ci si comporta in vita. Se in vita si aiutano gli altri dopo la morte si continuerà a farlo, tu adesso devi imparare e la prima cosa che voglio insegnarti è come guarire i tuoi genitori e i tuoi fratelli”
    “Guarire?
    “Sì, a fare in modo che loro possano sentire la tua presenza, il tuo amore e fare in modo che possano trovare una pace interiore, ti insegnerò ad accarezzargli il cuore e a regalargli un po' di pace “
    “Hai ragione, è la cosa che piu’ mi interessa, cio’ che piu’ mi sta a cuore, li amo tanto, non posso vederli piangere così”
    “Bada, ci vorrà del tempo , non è una cosa semplice, ma tu ce la farai, mi credi, ti fidi di me?
    “Sì, mi fido, ma cominciamo subito , per favore”
    Myla gli strinse forte la mano e con un sorriso ed un gesto quasi materno gli accarezzò la folta chioma scompigliandogli un po’ i capelli, si guardarono, sorrisero entrambi.
    “Vieni , ti insegno come si fa ad essere un Angelo, perché adesso tu sei un Angelo”
    Corry, fiducioso e improvvisamente allegro, di quella allegria che lo aveva sempre contraddistinto , la segui’ , aveva fretta di imparare.

    racconto di Greff


    dedicato a Corrado Siringo

    Edited by E_Greffulhe - 3/4/2009, 13:58
     
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  2. doriana puglisi
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    :coccole:
     
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  3. diamante2006
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    :disperato: :disperato: :disperato: i brividi mi sono venuti...spero tanto che sia cosi'..e che ora Corrado sia dalla sua famiglia a dargli forza.... :disperato: :disperato:
     
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  4. brughiera57
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    diamante cara, su questo forum , le mie amiche sanno che credo tantissimo negli Angeli.
    Adesso provo ancora rabbia mista a dolore ma in questo raccontino , ti confesso , VOGLIO CREDERCI!!!!!!!!
    Grazie ragazze
     
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  6. CreaturaMeravigliosa
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    Greff è una storia piena di verità ed è meravigliosa! Credimi io so che è così! :fioriii:
     
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  7. miriam mastrovito
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    Un racconto molto bello. Fa riflettere, fa sperare.... :abbr:
     
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  8. Paciotta
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    :disperato: :disperato: :disperato: Questa Storia è davvero bella ma triste speriamo ke corry li stia bene al contrario nostro ke nn riusciamo a darci pace della sua scomparsa ...Speriamo ke li trovi altri amici altre xsone cm lui!!!Corradino 4ever nn ti scorderemo mai!!! :disperato: :disperato: :disperato:
     
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  9. Tea
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    Ho letto solo oggi, (sono giorni particolari) BELLISSIMA, da i brividi. la tua stupenda sensiblità traspare da ogni frase. Complimenti.
     
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  10. giovaneholden85
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    che bel racconto, davvero. Magari la morte fosse quest'andirivieni di emozioni e voli spiccati. Il primo romanzo che ho scritto (il terribile primo romanzo che merita di essere bruciato) parlava proprio di questo, della morte, di Dio, dei perché irrisolti... però vedo che nel tuo racconto, al contrario del mio, c'è la vera fede, quella che riuscite a provare in tanti ma che, ahimè, son incapace di sentire... complimenti.
     
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    @ Paciotta: hai ragione, "è triste" perchè Corrado non c'è piu' ed è difficile da accettare.

    @Tea:Grazie

    @giovaneholden85: Grazie anche a te, devi sapere che non sono una credente, pero' la tragedia di Corrado mi ha provocato un grande dolore, a distanza di 4 mesi, non riesco ad accettare cio' che è successo e questo racconto che ho scritto solo pochi giorni dopo la tragedia, l'ho voluto scrivere per me anche se poi, ho presto deciso di condividerlo con voi tutti.
    L'ho scritto proprio cercando una sorta di "consolazione", qualcosa in cui credere , la grande speranza che Lui stia davvero bene e sia felice e che non se ne sia andato del tutto e che magari è qui accanto ai suoi genitori o ai suoi amici .
     
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  12. rosaalì
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    quanto da te descritto,in forma emozionante e rispettosa,è ciò a cui la "mente umana"ha bisogno di credere per accettare e metabolizzare la MORTE.Razionalmente si può anche comprendere,per tutto c'è un inizio e una fine,ma accettare MAI.Quando poi il destino colpisce "i giovani",la rabbia e la sofferenza diventano incontenibili ,nn si può accettare ciò ke nn si può spiegare e comprendere.PERCHE'?se lo chiede,innocentemente il tuo"protagonista",se lo chiederà dolorosamente e per tutta la vita chi lo ha amato.Sia fatta la volontà del Signore!questo è un illusione dell'anima,un offuscamento della mente,a cui ci si aggrappa per SOPRAVVIVERE!il tempo lenirà il dolore.la fede può mitigare l'angoscia.....ma resterà sempre la stessa domanda:perchè?
     
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    Hai ragione, passa il tempo ma cose del genere non si riesce ad accettarle.
    Ripensavo a lui proprio non giorni scorsi perchè tra pochi giorni saranno 4 anni.
     
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    Oggi sono 4 anni :cry:
     
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  15. .:Aiedail:.
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    CITAZIONE (E_Greffulhe @ 1/6/2007, 13:08) 
    “Corry, per ora non puoi capire, è troppo presto, ma ti assicuro che così doveva essere, pian piano capirai il perchè, adesso è normale che tu abbia queste reazioni, non preoccuparti, ma ricorda che la parola morte , è una parola che viene usata sulla Terra, tu non sei morto , adesso fai solo parte di una realtà diversa da quella terrestre che appartiene a un’altra dimensione, apparentemente molto lontana , ma ti renderai presto conto che così non è.”

    E' proprio così. E' un'altra dimensione parallela alla nostra. Per questo noi li sentiamo, comunichiamo con loro in tanti modi e a volte anche li vediamo.
    La morte non esite. Quella che noi crediamo la FINE è invece l'INIZIO di una nuova VITA.

    CITAZIONE (E_Greffulhe @ 1/6/2007, 13:08) 
    ....tu adesso devi imparare e la prima cosa che voglio insegnarti è come guarire i tuoi genitori e i tuoi fratelli”
    “Guarire?
    “Sì, a fare in modo che loro possano sentire la tua presenza, il tuo amore e fare in modo che possano trovare una pace interiore, ti insegnerò ad accarezzargli il cuore e a regalargli un po' di pace “
    “Hai ragione, è la cosa che piu’ mi interessa, cio’ che piu’ mi sta a cuore, li amo tanto, non posso vederli piangere così”................

    ...................“Vieni , ti insegno come si fa ad essere un Angelo, perché adesso tu sei un Angelo”
    Corry, fiducioso e improvvisamente allegro, di quella allegria che lo aveva sempre contraddistinto , la segui’ , aveva fretta di imparare.

    4 anni con gli Angeli.
    Io credo che adesso lui abbia imparato bene come fare. In questi 4 anni sarà diventato un Angelo perfetto, ne sono certa.
    Buon lavoro Corry :coccole:

     
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16 replies since 1/6/2007, 12:08   507 views
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