Posts written by E_Greffulhe

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    QUI TROVATE IL VIDEO

    Rino Stefano Tagliaferro , dà vita ai classici dell'arte e i dipinti si animano :wub:


    L’enigma della Bellezza



    «Devouring Time, blunt thou the lion’s paws,
    And make the earth devour her own sweet brood;
    Pluck the keen teeth from the fierce tiger’s jaws,
    And burn the long-lived phoenix in her blood;»
    (W. Shakespeare, Sonnet no. 19)

    Sulla bellezza da sempre aleggiano le nubi del destino e del tempo divoratore. La bellezza è cantata, raffigurata e descritta fin dall’antichità come l’attimo fuggente della felicità e della pienezza della vita inesauribile, fin dall’inizio destinata ad un epilogo tragico e salvifico.
    In questa interpretazione di Rino Stefano Tagliafierro la bellezza è riportata alla forza espressiva di un gesto che egli scaturisce dall’immobilità del quadro, animando un sentimento sottraendolo alla fissità museale. Come se in quelle immagini che la storia dell’arte ci ha consegnato fosse congelato un movimento che l’oggi può rivitalizzare grazie al fuoco dell’inventiva digitale.
    Una serie ben congegnata di immagini della più bella tradizione pittorica (dal rinascimento al simbolismo di fine ottocento, passando per il manierismo, il paesaggismo, il romanticismo e il neoclassicismo) sono accostate secondo un’intenzione che rintraccia il sentimento sotto il velo delle apparenze. Un’ispirazione che ci restituisce il senso di una caducità e della brevità esistenziale che l’autore interpreta con la dignità tragica di uno sguardo disincantato, capace di cogliere il senso profondo di un’immagine.
    La bellezza in questa interpretazione è la compagna silenziosa della vita che inesorabilmente procede dal sorriso del bambino, attraverso l’estasi erotica, verso la smorfia di dolore che chiude un ciclo destinato a ripetersi all’infinito.
    Significativi, da questo punto di vista, sono l’incipit di un’alba romantica nel cui cielo volano grossi uccelli neri e il finale del tramonto romantico con rovine gotiche che compie l’opera del tempo che fugge.

    Giuliano Corti


    FONTE DELL'ARTICOLO: SITO


    CODICE
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    Edited by E_Greffulhe - 19/1/2014, 13:08
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    Ok ;) Ci aggiorniamo...spero presto ;)
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    Mi spiace...ho fatto una piccola ricerca veloce ma anch'io non ho trovato nulla...continuero' non appena trovo due minuti . Adesso sono incuriosita :)
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    Approfittare degli sconti di fine stagione può essere utile per acquistare risparmiando rispetto al prezzo pieno. Per evitare però che la corsa all’affare si trasformi nel tradizionale "bidone", è bene seguire qualche accorgimento:
    • non farsi prendere dalla frenesia dell’acquisto e dal volere comprare a tutti i costi;
    • è bene preferire i saldi di articoli venduti in pochissimi numeri e taglie, che sono quelli più seri e, generalmente, i più convenienti, trattandosi di merce residua di cui il negoziante ha interesse a disfarsi (per esempio, pochi numeri dello stesso tipo di scarpe);
    • diffidare di chi apre un saldo dopo una vendita promozionale;
    • per i capi di abbigliamento accertarsi che la composizione eventualmente dichiarata nel cartellino d’accompagnamento corrisponda a quella dell’etichetta vera e propria del prodotto;
    • non comprare capi d’abbigliamento che non hanno l’etichetta di composizione e preferire quelli che hanno anche l’etichetta di manutenzione, ovvero le istruzioni per il lavaggio o pulitura, che è un riscontro affidabile di quella di composizione;
    • preferire i prodotti di marca nota, che nel settore dell’abbigliamento danno più affidamento, ma fare attenzione alla veridicità del marchio esposto, perché vi sono marchi che imitano nelle fattezze o in qualche elemento quelli più noti;
    • controllare sempre le taglie quando si tratta di un capo d’abbigliamento a due pezzi, se è venduto a prezzi stracciati e se non è ammessa la prova di indossabilità, poiché potrebbero essere due taglie diverse.

    Inoltre, è utile sapere che i negozianti:

    • sono responsabili del difetto del prodotto ai sensi dell’articolo 132 del Codice del consumo (D. Lvo n. 206/2005), che sia in saldo o che non lo sia;
    • sono tenuti a sostituire il prodotto o rimborsare il prezzo ai sensi dell’articolo 130 dello stesso Codice, se c’è difetto grave e non riparabile;
    • possono modificare l’operazione di cassa anche nei giorni successivi, in quanto il registratore ha il tasto per evidenziare sullo scontrino “eventuali rimborsi per restituzione di vendite”, come ha previsto l’articolo 8 del decreto ministeriale 30 marzo 1992 e una successiva circolare del ministero delle Finanze del 5 giugno 1992.

    Contrariamente a quanto pensano molti consumatori, va invece precisato che i saldi non riguardano necessariamente tutta la merce del negozio, ma quella a saldo deve essere tenuta separata e ben individuabile rispetto a quella di prezzo normale. In questo caso, oltre al prezzo di vendita va indicata la percentuale di sconto, sotto pena della sanzione di 1032 euro, ma nessuna norma prevede un minimo di sconto, che è completamente libero e può essere anche “sottocosto” senza osservare le relative regole.

    Il Presidente
    Luigi Giarratana
    Unione Nazionale Consumatori di Siracusa
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    L'appuntamento è per domani...NON MANCATE!!!
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    Ahhh ma tu guarda! Grazie per la precisazione thumbup1 :ahhaha:
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    In giro per forum, blog e quant'altro, in questi giorni si parla tanto del Niblioburro, una libreia itinerante in Colombia. Anche in Italia abbiamo il nostro "Biblioburro" ...bè in in Italia in realtà, si chiama "BiblioApe" , non arriva infatti con l'asino, ma con un'Ape Piaggio si sposta sul territorio portando un carico di volumi da prestare ai cittadini, appositamente attrezzato e carico di libri, si sposta sul territorio, sosta in alcuni luoghi, effettua il prestito, raccoglie la prenotazione di volumi esistenti presso altre biblioteche. Vengono anche promosse letture animate e presentazioni di pubblicazioni.
    Antonio La Cava, classe 1945, maestro elementare in pensione, ha deciso di essere esempio e stimolo insieme e da diversi anni gira la Balisicata a bordo di un’Ape 50 che ha trasformato in una biblioteca ambulante.
    Se i cittadini non vanno in biblioteca, la biblioteca va dai cittadini. È questo il senso dell’iniziativa.

    "Ho scelto di farla somigliare a una casa, perchè, dice, “dovrebbe essere la casa, il luogo ideale per amare i libri, così ho pensato di trasformare quest’ape in una casetta. Il comignolo, collegato al tubo di scappamento, per i bambini ha un effetto straordinario”.





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    Il Biblioburro è una biblioteca itinerante che distribuisce libri sul dorso di due asini, Alfa e Beto, (in spagnolo burro significa asino). Quest'attività è stata creata a La Gloria, in Colombia, da Luis Soriano, soprannominato dai locali el profesor.
    Soriano rimase affascinato dalla lettura fin dalla più tenera età e si diplomò grazie a un professore di letteratura spagnola che faceva visita al villaggio un paio di volte al mese come insegnante di scuola elementare.
    L'idea gli venne osservando il potere che aveva avuto la lettura nella sua personale esperienza e nella trasformazione degli studenti. Iniziò alla fine degli anni novanta, viaggiando all'interno delle comunità della Colombia caraibica con una biblioteca itinerante di 70 libri.
    Soriano scrisse a Juan Gossaín, dopo averlo ascoltato leggere brani tratti dal suo romanzo La Balada de María Abdala a un programma radiofonico, chiedendo una copia del romanzo da distribuire attraverso il Biblioburro. In risposta Soriano ricevette una valanga di donazioni di libri da parte del pubblico di quel programma. Nel 2008 la collezione di libri è arrivata a 4800 volumi. La costruzione di una piccola biblioteca, finanziata da una società locale, è rimasta a metà a causa della mancanza di fondi per completare il progetto. Soriano ha anche ricevuto finanziamenti per il suo progetto dal direttore di una biblioteca pubblica di Santa Marta (che dista 290 km) che gli ha fatto un contratto come dipendente di sezione distaccata per poter condividere con lui parte dei 7.000 dollari annuali del bilancio.
    I libri d'avventura per bambini sono rimasti i libri più popolari distribuiti dal Biblioburro, ma ci sono anche romanzi, testi medici e racconti, come Anaconda di Horacio Quiroga, enciclopedie, ed anche il dizionario della Real Academia Española (RAE). Alcuni libri sono andati perduti, come il caso di una copia di Brida di Paulo Coelho, preso da alcuni banditi, quando questi si resero conto che non c'era denaro da rubare.
    Il documentarista colombiano Carlos Rendón Zipagauta sta lavorando a un film che racconta la storia di Soriano e del Biblioburro.
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    BEFANE ALLA RISCOSSA
    Cristina Pia Sessa Sgueglia

    Befane arruffate
    Di stringhe a sorpresa
    Stracciate di stoffe legate
    E nasi aquilini in difesa.
    Di scope destrieri felini
    Di sacche di juta e carbone
    Attese da grandi e bambini
    Se portano doni e torrone.
    Ma vecchie in gonnelle sapienti
    Saltellano in groppa di crine
    Befane carine esordienti
    Spazzine rifatte veline.
    Di notte nel cielo stellato c’è mossa
    in circuito celeste che sposta
    le vecchie befane alla nuova riscossa!

    pag_Befana

    buona_epifania_15
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    Giuseppe-Fava

    Oggi bisogna anche ricordare Giuseppe Fava detto Pippo , nato a Palazzolo Acreide, 15 settembre 1925 e ucciso da Cosa Nostra a Catania, 5 gennaio 1984, esattamente 30 anni fa.
    Fu il secondo intellettuale ad essere ucciso da Cosa nostra dopo Giuseppe Impastato ucciso il 9 maggio 1978.
    Per il delitto furono condannati alcuni membri del clan mafioso dei Santapaola.
    Fu uno scrittore, giornalista, drammaturgo, saggista e sceneggiatore.

    Sua è la frase :
    « A che serve vivere, se non c'è il coraggio di lottare? »
    (Giuseppe Fava)
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    Poesia sulla Befana
    di Massimo Grillandi

    Il Mistero della Befana
    Vecchia, dev'esser vecchia per davvero.
    sono duemila anni che cammina.
    Proprio non so come faccia la vecchina
    a portare con sé un negozio intero.

    Dentro quel sacco ce ne son di cose:
    trombe. trenini. bambole e pistole,
    palle e fucili. quanti se ne vuole.
    Son faccende. a dir poco, misteriose.
    Come scenda. ad esempio. negli oscuri
    e stretti fori dei camini e vada
    per monti e valli, lungo la sua strada
    e nessuno dimentichi o trascuri.
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    Bella davvero. Mi piacerebbe tornare in Puglia. Ci sono stata nel lontano 1990. Adesso mi piacerebbe tornarci con i miei pargoli.
    Non sono stata a Bitonto, ma visitai Bari, Alberobello e le grotte di Castellana. Eravamo giovani, preferivamo il mare con gli amici :)
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    Per tutti gli amici che ci seguono, a breve, in questa sezione, troverete tanti E-BOOK scaricabili gratuitamente.
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    touch-padre-e-figlio-in-scena


    1- Il primo dovere di un padre verso i suoi figli è amare la madre. La famiglia è un sistema che si regge sull’amore. Non quello presupposto, ma quello reale, effettivo. Senza amore è impossibile sostenere a lungo le sollecitazioni della vita familiare. Non si può fare i genitori “per dovere”. E l’educazione è sempre un “gioco di squadra”. Nella coppia, come con i figli che crescono, un accordo profondo, un’intima unione danno piacere e promuovono la crescita, perché rappresentano una base sicura. Un papà può proteggere la mamma dandole in “cambio”, il tempo di riprendersi, di riposare e ritrovare un po’ di spazio per sé.

    2- Il padre deve soprattutto esserci. Una presenza che significa “voi siete il primo interesse della mia vita”. Affermano le statistiche che, in media, un papà trascorre meno di cinque minuti al giorno in modo autenticamente educativo con i propri figli. Esistono ricerche che hanno riscontrato un nesso tra l’assenza del padre e lo scarso profitto scolastico, il basso quoziente di intelligenza, la delinquenza e l’aggressività. Non è questione di tempo, ma di effettiva comunicazione. Esserci, per un papà vuol dire parlare con i figli, discorrere del lavoro e dei problemi, farli partecipare il più possibile alla sua vita. E’ anche imparare a notare tutti quei piccoli e grandi segnali che i ragazzi inviano continuamente.

    3 – Un padre è un modello, che lo voglia o no. Oggi la figura del padre ha un enorme importanza come appoggio e guida del figlio. In primo luogo come esempio di comportamenti, come stimolo a scegliere determinate condotte in accordo con i principi di correttezza e civiltà. In breve, come modello di onestà, di lealtà e di benevolenza. Anche se non lo dimostrano, anche se persino lo negano, i ragazzi badano molto di più a ciò che il padre fa, alle ragioni per cui lo fa. La dimostrazione di ciò che chiamiamo “coscienza” ha un notevole peso quando venga fornita dalla figura paterna.

    4 – Un padre dà sicurezza. Il papà è il custode. Tutti in famiglia si aspettano protezione dal papà. Un papà protegge anche imponendo delle regole e dei limiti di spazio e di tempo, dicendo ogni tanto “no”, che è il modo migliore per comunicare: “ho cura di te”.

    5 – Un padre incoraggia e dà forza. Il papà dimostra il suo amore con la stima, il rispetto, l’ascolto, l’accettazione. Ha la vera tenerezza di chi dice: “Qualunque cosa capiti, sono qui per te!”. Di qui nasce nei figli quell’atteggiamento vitale che è la fiducia in se stessi. Un papà è sempre pronto ad aiutare i figli, a compensare i punti deboli.

    6 – Un padre ricorda e racconta. Paternità è essere l’isola accogliente per i “naufraghi della giornata”. E’ fare di qualche momento particolare, la cena per esempio, un punto d’incontro per la famiglia, dove si possa conversare in un clima sereno. Un buon papà sa creare la magia dei ricordi, attraverso i piccoli rituali dell’affetto. Nel passato il padre era il portatore dei “valori”, e per trasmettere i valori ai figli bastava imporli. Ora bisogna dimostrarli. E la vita moderna ci impedisce di farlo. Come si fa a dimostrare qualcosa ai figli, quando non si ha neppure il tempo di parlare con loro, di stare insieme tranquillamente, di scambiare idee, progetti, opinioni, di palesare speranze, gioie o delusioni?

    7 – Un padre insegna a risolvere i problemi. Un papà è il miglior passaporto per il mondo ” di fuori”. Il punto sul quale influisce fortemente il padre è la capacità di dominio della realtà, l’attitudine ad affrontare e controllare il mondo in cui si vive. Elemento anche questo che contribuisce non poco alla strutturazione della personalità del figlio. Il papà è la persona che fornisce ai figli la mappa della vita.

    8 – Un padre perdona. Il perdono del papà è la qualità più grande, più attesa, più sentita da un figlio. Un giovane rinchiuso in un carcere minorile confida: “Mio padre con me è sempre stato freddo di amore e di comprensione. Quand’ero piccolo mi voleva un gran bene; ci fu un giorno che commisi uno sbaglio; da allora non ebbe più il coraggio di avvicinarmi e di baciarmi come faceva prima. L’amore che nutriva per me scomparve: ero sui tredici anni… Mi ha tolto l’affetto proprio quando ne avevo estremamente bisogno. Non avevo uno a cui confidare le mie pene. La colpa è anche sua se sono finito così in basso. Se fossi stato al suo posto, mi sarei comportato diversamente. Non avrei abbandonato mio figlio nel momento più delicato della sua vita. Lo avrei incoraggiato a ritornare sulla retta via con la comprensione di un vero padre. A me è mancato tutto questo”.

    9 – Il padre è sempre il padre. Anche se vive lontano. Ogni figlio ha il diritto di avere il suo papà. Essere trascurati o abbandonati dal proprio padre è una ferita che non si rimargina mai.

    10 – Un padre è immagine di Dio. Essere padre è una vocazione, non solo una scelta personale. Tutte le ricerche psicologiche dicono che i bambini si fanno l’immagine di Dio sul modello del loro papà. La preghiera che Gesù ci ha insegnato è il Padre Nostro. Una mamma che prega con i propri figli è una cosa bella, ma quasi normale. Un papà che prega con i propri figli lascerà in loro un’impronta indelebile.
    (di Bruno Ferrero)
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    come_no Già....hai proprio ragione gif
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    è vero....è un'immagine bloccata
6328 replies since 17/10/2006
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