Un sito NON amico...

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  1. Sebastiano Monieri
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    Ci concediamo oggi una piccola variazione rispetto al tema di questa sezione normalmente dedicata ai siti amici, dedicando questo post ad un sito NON amico. Ci è infatti stata segnalata una "recensione" negativa del nostro forum e della nostra attività da parte di un altro sito presente on line, ed allora, ben coscienti di non essere stati unti dal Signore e fortemente convinti del fatto che internet debba essere uno spazio aperto in cui (nel modo dovuto) chiunque abbia diritto a dire la sua, abbiamo seguito la segnalazione nella speranza di recuperare informazioni utili a correggere qualche errore e migliorare il nostro lavoro e la nostra immagine ed abbiamo recuperato la “recensione” che vi riportiamo di seguito:

    Valutazione della casa editrice Monieri
    La casa editrice denominata Sebastiano Monieri Editore è la ex Edissae Edizioni.
    Pubblica ondemand.
    Ecco cosa si legge in un loro forum:
    "Agli autori che vogliono mettersi in luce nel circuito dell'editoria italiana, la nostra casa editrice offre una nuova possibilità; l'Editoria ON-DEMAND, ovvero la possibilità di pubblicare le proprie opere presso di noi restando gli unici proprietari dei diritti e dei volumi stampati, realizzando a prezzi competitivi il proprio sogno creativo ed entrando immediatamente nelle principali librerie On-Line.
    Su vostra richiesta, e gratuitamente, vi forniremo:
    preventivi completi per la stampa di libri di qualsiasi tipo e formato, in quadricromia o bianco e nero, tutti rigorosamente con codice ISBN, realizzando grafica, copertina, manifesti, inviti, locandine su vostra indicazione o facendovi scegliere tra quelle da noi realizzate appositamente per voi.
    Per ulteriori informazioni scrivere a:
    [email protected]"

    Già, perché l'editore in questione non ha un sito di proprietà e usa uno spazio gratuito. La pubblicazione a richiesta, in inglese on demand, vuol significare che il libro non viene stampato ma solo archiviato pronto per la stampa quando un cliente ne ordina una copia. E quando poi avverrebbe quest'ordine è cosa quanto mai incerta considerato che, se nessuno vede la copertina esposta in una vetrina di una libreria, mai sarà interessato all'acquisto.
    Inoltre, in questo caso, ci sarebbero siti ben più attrezzati per fornire il tipo di servizio on demad. E ne abbiamo recensiti visualizzando il nostro elenco.

    Nostro giudizio
    Il giudizio è negativo.
    Con riferimento agli esordienti che vogliano farsi conoscere. Può essere utile per chi abbia bisogno solo di una stampa. Un po' come se ci si rivolgesse a una tipografia.

    Letta la critica, abbiamo cercato di capire da chi venisse: essa è presente su un sito dall’indirizzo web www.softwareparadiso.it , che appare appartenere ad una società (software paradiso, per l’appunto) specializzata nella produzione di programmi tecnici ( la mission che dichiara è: software, servizi, informazioni sull'edilizia e la casa); il sito oltre al proprio catalogo di software, mostra poi una serie notevole di sottosezioni, alcune delle quali dedicate all’editoria, con particolare attenzione alla tematica dell’autoedizione e degli editori esordienti, nonché un notevole elenco di case editrici per le quali viene espresso un giudizio.
    Una tale attenzione al mondo editoriale in un sito dedicato per vocazione a tutt’altro non ci è sembrato chiaro finché, girando tra le pagine del sito non abbiamo evinto che tutta la struttura gira intorno al nome Raffaele Castelli, il quale sul proprio sito pubblicizza e vende anche un cospicuo numero di titoli propri, evidentemente autoprodotti. Chiarite le motivazioni e la sensibilità verso gli autori indipendenti siamo passati ad analizzare la struttura del sito, operando un confronto con le critiche al nostro mosse. Una delle cose che più ci ha incuriosito e che, a fronte della annotazione che i nostri siti siano “autoprodotti”, e che la nostra mail di riferimento non appartenesse ad un dominio dedicato ma appartenente alla piattaforma “gmail” (di google), il sito software paradiso.it presenta come proprio recapito la casella di posta [email protected], utilizzata sia per ordinativi che per contatti con gli utenti (piattaforma email, dunque); diversamente rimanda per l’acquisto dei propri volumi alle grandi librerie online (che sono quasi tutte le stesse che vendono i nostri volumi). Altrettanta perplessità ci lascia il fatto che, promossa con calore l’autoproduzione, il sig. Castelli critichi chi, volendo sottrarsi alla tenaglia costosa e spesso inutile di ditte “specializzate” che non sempre sono capaci di rendere i servizi promessi, decide di utilizzare le notevoli opportunità a costo zero offerte da internet. Capisco che per chi si occupi di programmazione e realizzazione di siti come il sig. Castelli, possa apparire una colpa grave, ma a noi questa appare una sua grave contraddizione). Va precisato, sia per dovere di cronaca che per correttezza, che il nostro precedente logo, EDIZIONI EDESSAE (non EDISSAE, come erroneamente riportato dal sig. Castelli), era nata con dominio proprio e sito realizzato da programmatori esterni, con nostra (debbo dire) assoluta insoddisfazione, cosa che ci ha spinti a divenire autonomi e cercare di affinare le nostre professionalità sia nella grafica web che nella diretta gestione dei siti. Altra cosa sulla quale siamo assolutamente non d’accordo con la critica postaci, è la definizione della nostra attività quale “tipografia”, unicamente dedicata alla editoria ON DEMAND. Infatti, la gran parte dei volumi da noi pubblicizzati e pubblicati, ha visto la nostra diretta partecipazione anche economica alla stampa, ed in assoluto (ma questa forse è colpa nostra, di non essere stati abbastanza chiari) e che, se c’è un fattore che ci distingue dai siti che permettono di stampare on demand,è proprio il nostro intervento nella cura del prodotto editoriale, per il quale svolgiamo attività di composizione, creazione della grafica, correzione delle bozze in continuo contatto con l’autore, per il quale ricerchiamo sempre l’opzione di stampa più conveniente e se possibile, meno costosa. Allo stesso modo devo contestare l’associazione del nostro lavoro a quello delle case editrici che, facendo coprire le spese all’autore richiedente trovano poi il modo di rivendere allo stesso copie rimanenti (e dichiarate invendute, come dottamente spiegato da Umberto Eco nel Pendolo di Foucault). La nostra politica, nel caso di pubblicazione ondemand è infatti sempre stata quella di rendere l’autore che richiede tale impostazione proprietario unico dello stampato, riservandoci, su sua eventuale richiesta di provvedere a diffondere e distribuire il prodotto o parte di esso, avendo per noi solo la percentuale spettante a chi compie tale funzione solo sul venduto, e peraltro sempre assicurandone la massima visibilità a prescindere dalle funzioni richiesteci.
    In conclusione, siamo rimasti delusi, non tanto dalle critiche, ma dall’imprecisione delle stesse, dalle contraddizioni in esse contenute, e particolarmente dal fatto di non aver ottenuto nessuna utile indicazione per un miglioramento del nostro lavoro. Pazienza; sarà per la prossima volta.

    Edited by E_Greffulhe - 14/6/2012, 19:41
     
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