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Poetyca, grazie per la segnalazione, provvederemo al piu' presto a rettificare la fonte.
Solo una curiosità, ma l'autrice del blog ha corretto l'errore? Perchè così come ci siamo cascati noi, puo' succedere ad altri -
Siamo tante cose, prima di “grasse”…. - L'ANGOLO DELLA FILOSOFIA, SPIRITUALITA',PSICOLOGIA E RACCONTI DELL'ANIMA.
“Grassa.. di solito è il primo insulto che una ragazza rivolge a un’altra quando vuole ferirla; ricordavo di averlo visto succedere sia quando andavo a scuola sia tra le adolescenti. Così ho ricordato com’è strano e malsano l’insulto grassa.
.. Voglio dire, grassa è davvero la cosa peggiore che possa essere una persona..? Essere grassi è peggio che essere vendicativi.. gelosi.. superficiali.. vanitosi.. noiosi.. o crudeli…? No, per me no… ma del resto, che ne so io delle pressioni sociali sulla magrezza? Vengono indicati come esempi da imitare quelle celebrità le cui più grandi imprese sono unghie perfettamente smaltate, le cui uniche aspirazioni sembrano essere farsi fotografare con nove vestiti diversi in una sola giornata, la cui unica funzione nel mondo sembra essere il sostegno del commercio di borse dal prezzo esorbitante e di cagnolini grossi come ratti. Forse tutto questo sembra comico o di poca importanza, ma non è così. Si tratta di quello che le ragazze vogliono essere, di quello che suggeriscono loro di essere e di come si sentono per essere come sono ed in un mondo ossessionato dalla magrezza mi preoccupa, perché non voglio ci siano cloni emaciati con l’ossessione di se stesse e con la testa vuota. Vorrei ragazze indipendenti… interessanti… idealistiche… gentili… caparbie… originali… divertenti… C’è un migliaio di cose, prima di ‘magre’”.
Joanne Rowling
Quando capiremo che ogni persona, al di là dell'aspetto fisico, è un mondo che merita di essere eslporato? Quando la smetteremo di fissarci così tanto sull'apparire e cominceremo a curare il l'essere ? -
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Per puro caso ho trovato il sito di questo giovane artista siracusano, ne sono rimasta totalmente affascinata.
Date un'occhiata voi stessi al sito
IL SITO: clicca qui per visualizzare le altre opere dell'artista
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TI FAI I SELFIE? HAI UN DISTURBO MENTALE!!! - L'ANGOLO DELLA FILOSOFIA, SPIRITUALITA',PSICOLOGIA E RACCONTI DELL'ANIMA.
E’ davvero necessario fotografare sempre tutto, ogni singola azione della giornata? Ve lo dice una a cui piace tanto fare foto, ma un conto è avere una passione o ricordare con una foto un momento divertente o importante, un altro è fotografare ogni singolo momento della giornata e renderlo pubblico, come a comunicare al mondo che noi una vita ce l’abbiamo.
Secondo uno studio svolto negli USA i selfie non sono solamente una manifestazione dell’era digitale, ma una vera e propria manifestazione di disturbi mentali. La selfite indica mancanza di autostima e lacune in intimità. Vediamo ora come misurare la gravità di questo disturbo.
I selfie, ossia degli autoscatti che vengono fatti per poi essere pubblicati sui social network, sono un fenomeno molto osservato da diversi ricercatori e studiosi. Dagli USA è ora arrivata la notizia che i selfie sono la manifestazione di un disturbo mentale, almeno secondo l’American Psychiatric Association. La malattia ha preso il nome di “Selfite“.
Secondo gli studiosi, chi soffre di selfite è colpito da un forte bisogno di pubblicare sui social network degli autoscatti di se stesso, ma questa pratica viene messa in atto a causa di una mancanza di autostima e per colmare alcuni vuoti nella propria intimità.
L’American Psychiatric Association ha anche rilasciato una scaletta utile per valutare il proprio grado di “malattia”: Selfitis borderline chi si scatta almeno 3 fotografie al giorno senza però pubblicarle in rete. Più grave è invece chi le pubblica tutte e 3 mentre i casi disperati sono i selfitis cronici, ovvero chi pubblica più di sei fotografie al giorno sul web.
Attualmente non esistono cure per questo disturbo, ma sembra essere possibile ottenere dei miglioramenti grazie ad una terapia cognitivo-comportamentale. -
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La lussemburghese Deborah de Robertis è stata arrestata dalla polizia la settimana scorsa. per la sua performance senza veli, al Musée d'Orsay a Parigi, davanti al celebre dipinto "L'origine del mondo"
L'artista ha spiegato che voleva creare un dipinto umano utilizzando il suo corpo, infatti , la mattina del 29 maggio scorso , è arrivata al museo , vestita di un abito con pagliuzze d'oro. Si è seduta sotto il famoso dipinto di Courbet e ha mostrato il suo organo genitale.
La polizia chiamata dal guardiano del museo l'ha arrestata per oltraggio al pudore, ma Deborah è stata rilasciata nella serata. Tutta la scena è stata filmata e postata su YouTube, ma pare sia stato già rimosso.
Deborah de Robertis si è detta stupita della reazione. Lei non intendeva affatto provocare. "Se si fa astrazione del contesto, si potrebbe ridurre questa performance a un atto esibizionista" ha dichiarato. "Ma quello che ho fatto non è un atto impulsivo, è una cosa riflettuta. Mostrando la mia vagina davanti a questo quadro, in questa sala, in questo museo, ho creato una nuova opera artistica."
E voi che ne dite? Si tratta di arte o provocazione? Arte o esibizionismo ? -
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Lo sciocco non perdona e non dimentica.
L’ingenuo perdona e dimentica.
Il saggio perdona, ma non dimentica.
Spesso mi sono state rivolte critiche sul mio modo di reagire a dei torti subiti.
Oggi finalmente ho trovato un articolo che mi ha un po' chiarito le idee.
Le critiche erano dovute al fatto che se qualcuno mi fa un torto, non voglio piu' avere contatti con quella persona, ma potrei giurare che MAI su nessuno ho avuto idee o pensieri di vendetta, anzi...come nel caso di una persona che pochi giorni fa è stata molto male, ero molto dispiaciuta per lei ed ho sperato che si riprendesse ma i miei contatti con quella persona sono chiusi..perchè sono convinta che chi ti ferisce una volta lo rifara' di nuovo e porgere l'altra guancia non è nel mio stile, io volto le spalle e vado via., tanto è inutile cercare di capire , spesso il capire una cosa non porta alla soluzione e puo' anche darsi che non si capirà il perchè di un’azione e puo' darsi che non lo capisca nemmeno l’altra persona. Perdonare dunque a prescindere del perchè dell'azion
Perchè perdonare? Cosa è il perdono?
In generale il perdono è la decisione di lasciare andare il risentimento e i pensieri di vendetta.
Perdonare libera dal gioco dell’offesa commessa contro di noi. Perdonare NON è dimenticare: l’atto rimane. ma perdonando ci si focalizza sulle parti positive della vita. Non è nemmeno negare le responsabilità dell’altra persona, ne minimizzare o giustificare l'accaduto. Perdonare è un regalo che facciamo a noi stessi e non all’altra persona. Tenere negatività toglie tantissime risorse, che potete utilizzare per cose migliori…
Il perdonare non garantisce la riconciliazione, anche perchè non sempre è possibile.
Sono stati fatti studi sugli effetti fisici dell’essere compassionevole oppure avere risentimento. E’ chiaro che essere sempre incazzato e acido porta a problemi di salute. Mentre perdonare porta anche dei vantaggi come :
Pressione più stabile
Riduzione significativa dello stress
Meno rabbia
Battito cardiaco regolare
Abbassa il rischio di abusare di alcool, pillole e droghe!
Riduzione di dolori cronici
Più amicizie e relazioni più sane
Benessere e Spiritualità più forti
Perdonare significa voler tagliare col passato e tutte le sensazioni pesanti ad esso collegate. Quando ci alleggeriamo del nostro carico emozionale, ci rifiutiamo di accettare che il passato continui a tornare e bisogna avere sensazioni positive per la persona che si sta perdonando
Anche se è vero che perdonare può modificare il dolore in compassione, non è necessario sostituire le sensazioni negative con altre positive. L’importante è la volontà di rilasciare le energie negative.
Rilasciando il passato non bisogna però dimenticare la lezione bisogna farne tesoro ...buoni sì, ma fessi no.
Questo articolo è ispirato all’hoponopono che deriva dalla filosofia huna e che io ho sempre messo in atto pur non avendo mai letto nulla a riguardo.
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Dal 1° Giugno fino al 31 Agosto, presso il Lido Poseidon a Marina di Noto sarà presente la piccola libreria sulla spiaggia, dove potrete trovare un vasto assortimento di libri , per soddisfare tutti i gusti , sia dei grandi che dei piccini , nonchè libri in lingua straniera.
Il progetto è nato dall'idea di Giusi Farina, con il patrocinio dell'assessorato alla cultura del Comune di Noto, in collaborazione con la Libreria Liber Liber di Noto e l'associazione culturale ProcivArciNoto.
Orario d'apertura : dalle 9.30 alle 18.30.
Edited by Amministratore - 3/6/2014, 15:16 -
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Edited by E_Greffulhe - 5/6/2014, 12:25 -
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Legni, frutti, semi, fibre, foglie, sono gli elementi che creano gli eco-gioielli di una giovane artista siciliana, di Comiso, Stefania Corallo .
Gioielli che nascono da lunghe passeggiate alla scoperta del territorio dell'amata Sicilia, e racchiudono in sé profumi, colori e soprattutto l'energia della madre terra che li ha generati.
Gioielli molto particolari non tanto nelle forme ma per i materiali, i colori e i profumi. Sì, proprio i profumi, perchè i materiali utilizzati da Stefania , per realizzarli , sono tutti materiali, «rigorosamente vivi , naturali, ecocompatibili e perfettamente sostenibili».
Tutto questo è Materia Viva!
PER VISITARE IL SITO: Clicca Qui
oppure seguitela su Facebook e clliccate
alla sua pagina .
PUNTI VENDITA
Cool de Sac
Via Cavour, 25 /Ortigia)- Siracusa
marsa al hamen
vicolo villa dorata,2
marzamemi (sr)
marsa al hamen
corso vittorio emanuele, 157
noto (sr)
le formiche store
m.kolbe 3, ragusa
Edited by E_Greffulhe - 25/5/2014, 08:46 -
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L'alfabeto delle emozioni: EMPATIA
L'empatia è la capacità di comprendere appieno lo stato d'animo altrui, sia che si tratti di gioia, che di dolore.
Empatia significa sentire dentro ed è una capacità che fa parte dell'esperienza umana ed animale.
Si tratta di un forte legame interpersonale e di un potente mezzo di cambiamento.
Il concetto può prestarsi al facile riduttivismo mettersi nei panni dell'altro, mentre invece significa andare non solo verso l'altro, ma anche portare questi nel proprio mondo.
Essa rappresenta, inoltre la capacità di un individuo di comprendere in modo immediato i pensieri e gli stati d'animo di un'altra persona.
L'empatia è dunque un processo: essere con l'altro.
È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti.
Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna (di come l'altro appare all'immaginazione) al come invece si sente interiormente (in quei panni, con quell'esperienza di vita, con quelle origini, cercando di guardare attraverso i suoi occhi).
dal web -
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Jarrid Wilson è un pastore, sposato, autore e blogger. Da qualche tempo , un suo post , pubblicato sul blog, sta facendo il giro di tanti altri siti.
Non so se è vero, confesso di non aver verificato ma non importa, in ogni caso , se lo fosse sarebbe davvero una splendida dichiarazione d'amore quella che ha fatto alla moglie e che vi posto di seguito.....a volte è bello sognare e credere che l'AMORE VERO ESISTA ANCORA e che ci sia qualcuno capace di amare in questo modo.
Il titolo del post è : “Sto uscendo con qualcuno anche se sono sposato”
“Ho una confessione da fare: Mi sto incontrando con una persona anche se sono sposato.
Lei è una ragazza incredibile. E’ bella, intelligente, astuta, forte e ha un’immensa fede in Dio . Mi piace portarla fuori a cena, andare al cinema, a teatro, e dirle sempre quanto è bella. Non riesco a ricordare l’ultima volta in cui sono rimasto arrabbiato con lei per più di cinque minuti, e il suo sorriso sembra sempre illuminare la mia giornata indipendentemente dalle circostanze.
A volte mi viene a trovare a lavoro senza preavviso, mi cucina cose deliziose. Non riesco a credere quanto sono fortunato ad uscire con qualcuno così, anche se sono sposato. Vi incoraggio a provare e vedere come può diventare la vostra vita .
Oh! Vi ho già detto che la donna con cui sto uscendo è mia moglie? Che cosa vi aspettavate?
Solo perché siete sposati, non significa che i vostri appuntamenti debbano finire.
Ho bisogno di continuare a uscire con mia moglie anche se siamo sposati. Non dovrei smettere di corteggiarla solo perché entrambi abbiamo detto “Lo voglio”. Troppe volte vedo rapporti che smettono di crescere perché la gente smette di prendere l’iniziativa e di riempire di attenzioni il partner.
L’appuntamento è un momento in cui si conosce qualcuno in un modo speciale e unico. Perché smettere? Non si dovrebbe. Quelle farfalle nello stomaco del primo appuntamento non devono svanire solo perché gli anni sono passati. Svegliarsi ogni giorno e corteggiare il coniuge come se foste ancora ai primi appuntamenti. Se lo farete, vedrete un drastico cambiamento in meglio nel vostro rapporto .
La chiave in ogni rapporto è la comunicazione e l’azione di costante ricerca. Nessuno vuole stare con qualcuno che non tiene a queste cose con tutto il cuore .
Vi incoraggio a dare appuntamenti al vostro coniuge, impegnarvi con tutto il cuore, e capire che tutto ciò non dovrebbe finire solo perché avete detto: “Lo voglio”.
Jarrid Wilson -
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L'isola di Shamian, che letteralmente in cinese significa "superficie sabbiosa", si trova nel distretto di Liwan, a Guangzhou.
Per la sua architettura si distingue perfettamente dal resto della città, dato che è in stile completamente coloniale, soprattutto francese e inglese. Shamian ha da sempre avuto un grande significato storico quale porto per il commercio estero di Guangzhou. Inoltre, l'isola divenne un punto strategico per la difesa della città durante la seconda guerra dell'oppio.
Nel 1859 dopo la sconfitta dei cinesi, il territorio venne diviso in due concessioni a Francia e Regno Unito divenendo un'enclave straniera molto importante da un punto di vista commerciale.
Dagli inizi del 2000, l'isola di Shamian ha cominciato a popolarsi di numerose ville in stile europeo divenendo una seconda residenza per molte coppie occidentali. Da un punto di vista strettamente turistico, l'isola offre un luogo tranquillo per lunghe passeggiate, infatti gran parte di Shamian è riservata esclusivamente ai pedoni.
Su tutta l'isola si trovano statue di bronzo che mostrano scene quotidiane sia del presente che del passato.
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La Giornata mondiale del libro e del diritto d'autore, nota anche come Giornata del libro e delle rose, istituita dall'UNESCO nel 1996, intende promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri, la protezione della proprietà intellettuale attraverso il copyright, e valorizzare il contributo che gli autori danno al progresso sociale e culturale dell'umanità.
A partire dal 1996, viene organizzata ogni anno il 23 aprile con numerose manifestazioni in tutto il mondo. In questa data la Conferenza generale dell'UNESCO, rende tributo mondiale a libri e autori .
L'idea di questa celebrazione è nata in Catalogna, dove il 23 aprile, giorno di San Giorgio, la tradizione vuole che uomini e donne si scambino un regalo: l'uomo infatti deve regalare una rosa alla sua donna, la donna offre in dono al suo uomo un libro. -
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Oggi, 22 aprile, si celebra la Giornata Mondiale della Terra , la più grande manifestazione ambientale del nostro pianeta, l’unico momento in cui tutti i cittadini del mondo si uniscono per celebrare la Terra e promuoverne la salvaguardia.
Le nazioni Unite celebrano questa festa ogni anno, un mese e due giorni dopo l'equinozio di primavera, il 22 aprile. La celebrazione che vuole coinvolgere più nazioni possibili, ad oggi coinvolge precisamente 175 paesi. L’idea della creazione di una «Giornata per la Terra» fu discussa per la prima volta nel 1962, quando il senatore Gaylord Nelson decise di organizzare un “teach-in” sulle questioni ambientali, riuscendo a coinvolgere noti esponenti del mondo politico, come Robert Kennedy, che nel 1963 attraversò ben 11 Stati del Paese tenendo una serie di conferenze dedicate ai temi ambientali. L’Earth Day prese poi definitivamente forma nel 1969, a seguito del disastro ambientale causato dalla fuoriuscita di petrolio dal pozzo della Union Oil, al largo di Santa Barbara, in California, a seguito del quale il senatore Nelson decise fosse giunto il momento di portare le questioni ambientali all’attenzione dell’opinione pubblica e del mondo politico per sottolineare la necessità della conservazione delle risorse naturali della Terra. “Tutte le persone, a prescindere dall’etnia, dal sesso, dal proprio reddito o provenienza geografica, hanno il diritto ad un ambiente sano, equilibrato e sostenibile“. Il 22 aprile del 1970, ispirandosi a questo principio, furono ben 20 milioni i cittadini americani che risposero al suo appello partecipando alla storica manifestazione in difesa del pianeta: per la prima volta su vasta scala si parlò di ambiente, inquinamento e biodiversità. Una giornata oggi convenzionalmente considerata come data di nascita del primo, vero, movimento ambientalista e ricordata ogni anno con l’Earth Day.
Un evento di risonanza tale da innescare iniziative ambientali in tutto il mondo e contribuire a spianare la strada al Vertice delle Nazioni Unite del 1992 a Rio de Janeiro. Nel corso degli anni l’organizzazione dell’Earth Day si è dotato quindi di strumenti di comunicazione sempre più potenti, arrivando a celebrare il proprio XX anniversario con una storica scalata sul monte Everest, al termine della quale, un team formato da alpinisti statunitensi, sovietici e cinesi, trasportò a valle oltre 2 tonnellate di rifiuti lasciati sulla montagna nel corso di precedenti missioni. Dal 2000, grazie alla diffusione di ambiente, inquinamento e biodiversità. Una giornata oggi convenzionalmente considerata come data di nascita del primo, vero, movimento ambientalista e ricordata ogni anno con l’Earth Day ed in generale la celebrazione dell’evento vennero promosse a livello globale, riuscendo a coinvolgere oltre 5.000 gruppi ambientalisti al di fuori degli Stati Uniti e raggiungendo centinaia di milioni di persone in 183 paesi.
Nel corso degli ultimi anni la partecipazione internazionale all’Earth Day è cresciuta ulteriormente, superando oltre il miliardo di persone in tutto il mondo: è l’affermazione della “Green Generation”, che guarda ad un futuro libero dall’energia derivante da combustibili fossili, in favore di fonti rinnovabili, alla responsabilizzazione individuale verso un consumo sostenibile, allo sviluppo di una green economy e a un sistema educativo ispirato alle tematiche ambientali.
Anche quest’anno quindi, come per le Giornate della Terra passate, l’Earth Day 2014 si concentrerà sulle importanti sulle sfide ambientali del nostro tempo e dato che il fenomeno mondiale della migrazione della popolazione verso le città si fa sempre più evidente, ci si concentrerà in particolare sulle Green Cities. Questo il tema globale scelto per l’edizione dell’Earth Day 2014.
Con investimenti mirati nella tecnologia sostenibile, una lungimirante politica pubblica e un pubblico colto e attivo, possiamo trasformare le nostre città e creare un futuro sostenibile. Nulla è più potente dell’azione collettiva di un miliardo di persone!
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