Posts written by E_Greffulhe

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    Non vedi l'ora che arrivino le feste? Diamo uno sguardo a otto tradizioni natalizie uniche dell'Irlanda.
    Da modi unici per utilizzare il vischio ad auguri natalizi multilingue, ecco 8 cose che non sapevi sul Natale in Irlanda.

    Numero 1: C'è chi ama arrivare prima...
    Il Natale non arriva mai abbastanza in fretta. In Irlanda il Natale ha ufficialmente inizio l'8 dicembre. Il paesaggio si accende di allegre luci, i mercatini di Natale riempiono l'isola e amici e familiari tornano da lontano per festeggiare.

    Numero 2: Viva l'albero!
    Sapevi che il classico albero di Natale è una decorazione relativamente nuova in Irlanda? Storicamente, per rallegrare le abitazioni durante le feste si utilizzavano agrifoglio ed edera. Superstizione? A quanto pare, maggiore è il numero di bacche sul ramo di agrifoglio, più il nuovo anno sarà fortunato.

    Numero 3: Un canto di Natale nato in Irlanda
    “Good people all, this Christmas time, Consider well and bear in mind…”. Cosa sarebbe il Natale senza canti e inni? Si ritiene che uno dei canti natalizi più antichi, il Wexford Carol, sia nato a Enniscorthy, contea di Wexford, da cui prende il nome. Risale al XII secolo e narra la storia della Natività.


    Numero 4: Esiste più di un modo per dire "Buon Natale"
    Vuoi augurare a qualcuno Buon Natale in irlandese? "Nollaig Shona Duit" (nall-igh hana guicc) corrisponde grosso modo al nostro "Buon Natale". In scozzese dell'Ulster (o Ullans) si dice "Ablythe Yuletide". Parole diverse, stesso messaggio... e tutto sulla stessa isola!

    Numero 5: Il vischio non è solo per baciarsi
    Prima di essere utilizzato per rubare baci, gli antichi Celti ritenevano che il vischio avesse poteri di guarigione. Per un periodo ne fu persino bandito l'uso come simbolo pagano. Oggigiorno nelle case irlandesi si appende il vischio all'ingresso per simboleggiare pace e gentilezza (talvolta i baci sono i benvenuti, naturalmente).


    Numero 6: Feste da brividi
    Splash! Un tuffo di Natale al Forty Foot, Sandycove, Dublino di The Irish Times
    Dirigiti al Forty Foot, a Sandycove, contea di Dublino, o alla Portstewart Strand nella contea di Londonderry la mattina di Natale e vedrai centinaia di intrepidi che si tuffano in mare per celebrare lo spirito natalizio. Il giorno di Natale i tuffi si ripetono lungo l'intera costa irlandese con i partecipanti che spesso nuotano nelle acque ghiacciate per raccogliere fondi per beneficenza.

    Numero 7: Un giorno, due nomi

    Sia in Irlanda del Nord che nella Repubblica d'Irlanda il 26 dicembre è festa nazionale. In Irlanda del Nord, però, è nota come Boxing Day, mentre nella Repubblica d'Irlanda si chiama come da noi, il giorno di Santo Stefano. Nella Repubblica, non perdere le parate dei "Wren Boys" che, vestiti di paglia, cantano e ballano nelle strade (in particolare a Dingle, contea di Kerry) per beneficenza.


    Numero 8: Il Natale delle donne

    Spesso chiamato Natale delle donne o piccolo Natale, il 6 gennaio è ufficialmente l'ultimo giorno del periodo natalizio. Tradizionalmente è anche il giorno in cui le donne devono astenersi dalle faccende domestiche mentre gli uomini restano a casa, disfanno le decorazioni natalizie (non farlo porta male!) e preparano tutti i pasti.


    FONTE DELL'ARTICOLO
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    Mio figlio non ha mai amato studiare troppo, ma l’anno scorso rimasi colpita quando alla consegna del pagellino notai materie in cui aveva nove , otto , sette ed un'ica materia, Storia dell'arte, in cui aveva uno, sì, avete letto bene, ..UNO.
    Gli chiesi spiegazioni e molto candidamente mi rispose che adorava il prof di filosofia e quando questi spiegava riusciva ad incantare tutti per questa ragione aveva 7, gli piaceva studiare quella materia perchè il prof era in gamba.
    In italiano e storia aveva 7 e 8 perchè la prof S. era troppo simpatica, gli parlava molto e lo chiamava pure con un nomignolo carino.

    Quando al secondo quadrimestre la storia si è ripetuta, gli ho chiesto come andava con i 3 nuovi proff , mi ha risposto che con una di loro dipendeva dai giorni, se questa non si ostinava a fargli domande alle quali non sapeva rispondere, facendogli fare la figura del cretino davanti a tutti .....allora andava bene, altrimenti lui assumeva il ruolo dello stupido.

    Ma cio' che mi ha colpito ancora è stato quando gli ho chiesto del prof di filosofia, mi ha risposto:
    "Il Prof A. è' speciale!....ha un modo pazzesco di spiegare...lo adoro....quando spiega un filosofo, lui diventa il filosofo stesso ed io sto ad ascoltarlo in religioso silenzio....ma quest'anno c'è anche un'altra novità, il prof S. ci sta facendo conoscere l'arte attraverso dei films che guardiamo a scuola: Modigliani con “ i colori dell'anima” , ci ha fatto vedere un film sulla vita di Basquiat, di Frida Kahlo e cosi via....mi sto davvero intrippando."

    Ecco! capite il perchè di quell'UNO in una sola materia? .....Subito non lo avevo capito, poi ho cercato di comprendere , per questo ho deciso di parlare con alcuni ragazzi che con la stessa prof avevano avuto problemi, ho parlato anche con i loro genitori , ho saputo che la prof in questione entrava in classe senza proferire parola alcuna, si sedeva, apriva il registro, faceva l'appello, spiegava o interrogava e andava via....

    Non è possibile una cosa del genere, i ragazzi hanno bisogno di dialogo, confronto con i proff che trascorrono con loro metà della giornata, devono essere liberi di esprimersi.


    Forse alcuni , dovrebbero iniziare a fare meno test con i nostri ragazzi, a cancellare dal dizionario le parole verificare, interrogare per usare i verbi ...SORRIDERE , PARLARE, COMUNICARE.
    Ebbene, mio figlio quest'anno si è iscritto all' università ed era molto indeciso tra due facoltà, Filosofia, grazie ad un prof che gliel'ha fatta amare, e Beni culturali con percorso disciplinare storico -artistico..... alla fine ha scelto la seconda...ma tu guarda! ...Com'è che a scuola aveva sempre uno in quella materia e poi in realtà ai corsi di recupero , con altri proff, riusciva sempre a studiare e ad ottenere buoni voti? :ph34r:

    G.M.

    Edited by E_Greffulhe - 5/12/2014, 22:01
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    Ciao benvenuto
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    Dio+Padre+Buono

    Per quanto mi riguarda, con "Dio", da piccola, non avevo un rapporto consapevole, sono cresciuta in una famiglia che si definisce cattolica ma che non va in Chiesa , tranne rare volte, pero' ero abituata a fare la preghierina serale e a scuola ho sempre voluto seguire la lezione di religione e mai sono stata contrastata dalla mia famiglia, così come quando decisi di voler fare la comunione. Mi piaceva fare catechismo e fu emozionante ricevere la prima comunione.
    A 10 anni cominciai a farmi tante domande ....avevo deciso di fare anche la cresima ma forse per colpa di una catechista cominciai ad avere molti dubbi e il mio rapporto con Dio cominciai a sentirlo in contrasto tra come lo raccontava la lei e come lo sentivo io nel mio intimo, Dio non era per me quel "capo", quell'essere superiore che tutto decideva a prescindere dalla volontà di noi piccoli umani, per poi dimostrare bontà verso chi contravvveniva ai suoi ordini, Dio non poteva essere colui che non voleva che indossassimo nulla di rosso perché era il colore del diavolo quando poi la catechista indossava un tailleur rosso, Dio non poteva essere colui che voleva che fossimo felici di fronte alla morte di qualcuno perché sarebbe andato vicino a lui e per questo non dovevamo piangere e poi un giorno vidi la catechista piangere a dirotto per la morte di un suo familiare, Dio non poteva essere quella ci vietava di seguire la moda perché anche questo era volere del diavolo, Dio non poteva essere quello che mi metteva sempre alla prova facendomi stare male, facendomi soffrire perché un giorno sarei stata beata….la goccia che fece traboccare il vaso fu quando mia madre, dopo una processione del Corpus Domini , non riuscì a trovare mio fratello e la catechista le urlo’ in faccia che era stato Dio perché mia madre non andava in Chiesa.
    Tornata a casa dissi a mia madre che non volevo piu’ Cresimarmi, mia madre accetto’ la mia richiesta.
    Da allora il mio rapporto è cambiato, è forse piu’ sereno, perché ho capito che Dio deve essere dentro di noi, anche se spesso, soffermandomi a pensare soffro per tutto il dolore nel mondo e se qualcuno soffre la fame o muore perché non ha una casa , io non mi sento di ringraziare Dio perche' io ho da mangiare, ma sento un senso di orrore perche' so che poteva e potrebbe succedere a me una cosa del genere, e se non è successa è stata solo fortuna, mi riesce difficile credere a misteriosi disegni divini.
    Credo dunque che c’è forse una volontà divina e Dio ci ha dato la possibilità di scegliere con il libero arbitrio perchè ci ama e amare significa essere liberi e lasciare liberi.
    Allora cerco sempre di comportarmi in modo corretto, senza fare del male a nessuno, rispettando il prossimo, e impegnandomi nel limite del possibile nei miei interessi e nello studio, cerco di migliorarmi e cerco di aiutare gli altri ..è questo il mio modo di vivere Dio.
    LM
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    kaarsen-home



    Molto erroneamente,
    è credenza popolar-cattolica che la festa americana chiamata Halloween,
    sia la festa di Satana..
    Beh,
    iniziamo a fare un po di correzioni:

    1)Non è una festa americana ma celtica(europea dunque)..
    2)Essendo celtica non può essere rivolta a Satana poiché Satana è un personaggio introdotto con la chiesa cattolica..
    3)Halloween è semplicemente la forma contratta della frase: “All allows’eve” ovvero, “vigilia di Ogni Santi”
    4)Il vero nome della festa è Samahin.

    Cosa ha di speciale questa festa?

    È semplicemente il giorno più potente(a livello energetico) dell’anno..
    in questo giorno,terza e quarta dimensione,si fondono..
    ovvero il mondo fisico e quello astrale o degli spiriti,interagiscono..

    Come molte feste celtiche, veniva celebrata a più livelli:
    dal punto di vista materiale era il tempo della raccolta e dell’immagazzinamento del cibo per i lunghi mesi invernali..
    Essere soli in questa occasione significava esporre sé stessi ed il proprio spirito ai pericoli dei rigori invernali.. Naturalmente,
    questo aspetto della festa ha perso in epoca moderna gran parte del suo significato, visto che oggi le carestie fortunatamente non costituiscono più un problema come presso le antiche società rurali..

    Spiritualmente parlando,
    la festa era un momento di contemplazione..
    Per i Celti morire con onore, vivere nella memoria della tribù ed essere ricordati nella grande festa che si sarebbe svolta la vigilia di Samhain era una cosa molto importante (in Irlanda questa sarebbe stata Fleadh nan Mairbh, “Festa dei Morti”).
    Questo era il periodo più magico dell’anno: il giorno che non esisteva..
    Durante la notte il grande scudo di Skathach veniva abbassato, eliminando le barriere fra i mondi:
    I morti avrebbero potuto ritornare nei luoghi che frequentavano mentre erano in vita, e celebrazioni gioiose erano tenute in loro onore.
    Da questo punto di vista le tribù erano un tutt’uno col loro passato ed il loro futuro. Questo aspetto della festa non fu mai eliminato pienamente, nemmeno con l’avvento del Cristianesimo..

    Questo giorno non è né buono né cattivo..
    è solo POTENTE!

    Ma perché allora è così cara ai satanisti?

    Semplice!

    In questo giorno gli spiriti,compreso Satana,sono molto molto vicini,per cui,chi conosce questa realtà,la sfrutta..

    Ma,nel tentativo di trovarmi il pelo nell’uovo e dirmi che però la tradizione di vestirsi da streghe e mostri è macabra,state tralasciando la cosa più importante di tutti:

    IN QUESTO GIORNO,CHI ASSERISCE DI ESSERE DI BUONI INTENTI,POTREBBE PREGARE PREGARE PREGARE!
    PERCHÉ NON SONO VICINO A NOI SOLO GLI SPIRITI CATTIVI…
    IN QUESTO GIORNO,
    MAESTRI ASCESI,ANGELI,SANTI..
    SONO AL NOSTRO FIANCO..
    E POTREMO,CON LORO,ILLUMINARE IL MONDO!

    ma noi no..
    ci soffermiamo sempre alle appanze..
    senza chiederci ad esempio il significato delle zucche intagliate o dei costumi in maschera..

    Bene,
    vi spiegherò il senso di queste “sciocchezze”..(che per me sono importantissime)

    I celti,intagliavano gli ortaggi in modo che somigliassero a loro e li ponevano sui davanzali delle finestre cosicché lo spirito dei loro antenati,li avrebbero riconosciuti e sarebbero andati a trovarli..
    (all’epoca non esistevano i selfies..)

    Per quanto riguarda il mascherarsi,
    dato che si celebravano i morti e si doveva dire addio a ciò che non serviva,
    la popolazione celta,
    si travestiva nelle cose che più gli facevano paura,per esorcizzarla e mandarla via per sempre!

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    Trovo questa festa di un significato molto profondo,e anche noi potremo celebrarla eliminando ciò che ci fa male..
    paure,rimpianti,rabbia,rancore ..

    potremmo anche chiedere al Signore di illuminare questa umanità allo sbaraglio..

    Ora che sappiamo il vero senso di Halloween,
    potremmo unirci per sognare un mondo migliore per tutti..

    Un abbraccio,

    Luigi Perez

    FONTE DELL'ARTICOLO




    La cultura permette di distinguere tra bene e male, di giudicare chi ci governa. La cultura salva.
    Claudio Abbado

    Edited by E_Greffulhe - 29/10/2015, 19:31
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    La ricerca di una stanza singola in affitto per studenti fuori sede è qualcosa che tanti ragazzi alla ricerca di una sistemazione per i loro studi conoscono molto bene, visto che diventa una sorta di ricerca di un " tesoro" a volte irraggiungibile.
    La ricerca di una stanza decente costituisce infatti un vero e proprio salasso , specie per chi di figli universitàri ne ha più di uno.
    Se si cerca un posto letto in una doppia il prezzo scende, ma si tratta in ogni caso di cifre sempre considerevoli, soprattutto se si tiene conto del fatto che molto raramente un universitario riesce ad avere un reddito diretto di una qualche consistenza e dunque molto spesso il costo si ribalta sulle famiglie d'origine.
    A Catania ad esempio i prezzi oscillano per una singola dai 140 ai 240 euro e nella maggior parte dei casi bisogna aggiungere acqua e luce, c'è però anche chi arriva a chiedere 400 euro per una stanzetta con soppalco, in appartamento in condivisione...siamo alla follia!!!!
    Per non parlare poi di tutti quegli annunci con prezzi e immagini allettanti, chiami il proprietario che non si è degnato di rispondere all'email che gli hai inviato e che ti senti dire? ...che c'è stato un errore e la richiesta è il doppio rispetto a quella indicata nell'annuncio :huh:
    Però se fate un giro nei vari gruppi su Facebook, ciò che si nota immediatamente è il continuo ripetersi degli stessi annunci di proprietari che NON riescono ad affittare le loro stanze , anche se notavo che qualcuno se ne sta già rendendo conto e sta cominciando ad abbassare i prezzi , mi pare giusto , considerato che tutte le stanze sia singole che doppie dai 120 ai 140 compreso condominio e acqua sono gia' tutte affittate, l' ho constatato di persona facendo decine e decine di telefonate ......ERGO?........ MEDITATE PROPRIETARI...MEDITATE .

    Edited by E_Greffulhe - 28/10/2014, 19:49
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    ZONA BENEDETTINI (Via Sangiuliano, Via Crociferi, Via Gesualdo Clementi , Via carlo Ardizzone, Via teatro Greco, Via Lago Nicito ) : URGENTE! CERCO 2 CAMERE SINGOLE arredate decorosamente , per i miei figli (un ragazzo e una ragazza) , studenti universitari. Max 130 a stanza.
    Valuto anche possibilità di piccolo bivani arredato max 250 o doppia con due posti letto ma in quest'ultimo caso max 200 per entrambi i posti letto e per breve periodo.
    Astenersi proprietari di topaie , bettole o altre zone. Grazie

    Edited by E_Greffulhe - 21/11/2014, 22:36
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    E' proprio vero, Facebook è un grande palcoscenico per tanti. Ognuno puo' assumere il ruolo che piu' gli piace: Filosofi, Poeti, Difensori dei deboli.....ma quasi nessuno (bè qualcuno capita) si mostra per il vero deficiente che è nella vita reale.
    Che nervi, certa gente la prenderei proprio a sberle, per l'ipocrisia, per il finto buonismo ..ma poi mi dico che non m'importa, non è affar mio e preferisco ignorare tutti quei post vomitevoli della serie "da quale pulpito.."
    Sì è vero, è un vero palcoscenico FB per gente di poco conto che qui si crede importante e fa finta di essere chi in realtà non è.
    Giorni fa leggevo di un tizio che si lamentava perchè in una giornata di pioggia , lungo il suo percorso aveva trovato tanti genitori in macchina, in attesa che i loro figli uscissero dalle scuole. Lui in fondo aveva fatto la stessa cosa, era andato a prendere la sua pargoletta in macchina, ma gli davano fastidio gli altri :huh: e di questo suo lamento ne aveva fatto un lungo post in cui tanti altri idioti come lui gli davano ragione. :o: Lecchini ipocriti!!! :angry:
    Il colmo lo ha raggiunto quando ha chiesto tanti " like" ad un suo post sulla violenza subita da certe donne con mariti violenti, un post che secondo lui doveva servire a svegliare le coscienze delle donne maltrattate dagli uomini e convincerle a ribellarsi.
    Ho letto quel post :blink: :O se non avessi conosciuto il tizio :sick: avrei pensato : " Che uomo fantastico...che animo nobile..." se non fosse per il fatto che proprio quell'uomo, in mia presenza , l'ho sentito chiamare la sua donna "serva!" :angry: ..."Tieni serva, posa questa cosa in macchina!" Ricordo ancora l'espressione di lei nell'udire tali parole, lo sguardo , la smorfia di dolore...per fortuna seppi che pochi giorni dopo lo mollò. :nonso: BRAVA!!!

    Ah! Ci tengo a dire che uno così ovviamente non è fra i miei contatti , io sono selettiva, sia nella vita reale che qui...ma ogni tanto i suoi schifosi post appaiono sulla mia bacheca, mi sa che devo bloccarlo perchè non so per quanto tempo resisterò in silenzio. :/

    Edited by E_Greffulhe - 11/10/2014, 11:01
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    Con l'espressione teoria delle finestre rotte si indica quella particolare forma di gestione del territorio secondo cui non vengono tollerate le piccole trasgressioni che, se trascurate , non corrette e/o sanzionate subito, potrebbero generare fenomeni di emulazione.

    La teoria proviene dall'esempio della finestra rotta: se in un quartiere un teppista spacca una finestra, e nessuno la aggiusta, è molto probabile che ben presto qualcun altro faccia lo stesso se non peggio, dando così inizio a una spirale distruttiva.

    Ovviamente, se applicata "al contrario", la teoria si associa al concetto del "dare il buon esempio". Le persone tendono ad adeguarsi, avvicinarsi, preferire situazioni, persone o luoghi a loro stessi affini e se impossibilitati a scegliere tendono a cambiare per uniformarsi. Per cui creare un ambiente di un certo tipo: con finestre rotte, per esempio, porta la comunità attigua a distruggere, un ambiente invece ben curato porta la comunità (anche quella non naturalmente "curata") a curare l'ambiente che la circonda. Estendendo il concetto ai comportamenti: una persona aggressiva porterà i "vicini" ad essere aggressivi, una costruttiva stimolerà gli altri ad esserlo altrettanto e così via.

    Nel 1969, presso l'Università di Stanford (USA), il professor Philip Zimbardo condusse un esperimento di psicologia sociale. Lasciò due auto identiche , abbandonate in strada, due automobili della stessa marca, modello e colore.
    Una fu lasciata nel Bronx, zona povera e conflittuale di New York ; l'altra a Palo Alto, zona ricca e tranquilla della California. Due identiche auto abbandonate, due quartieri con popolazione molto diversa e un team di specialisti in psicologia sociale, a studiare il comportamento di quelle persone.
    Ben presto fu visto come l'automobile abbandonata nel Bronx venne smantellata in poche ore. Furono rubate le ruote, il motore, gli specchi, la radio, ecc. Tutti i materiali che potevano essere utilizzati furono presi, e quelli non utilizzabili distrutti.
    Dall’altra parte , l'automobile abbandonata a Palo Alto, rimase intatta.

    È comune attribuire le cause del crimine alla povertà, attribuzione nella quale si trovano d’accordo le ideologie più conservatrici (destra e sinistra). Tuttavia, l'esperimento in questione non finì lì: quando la vettura abbandonata nel Bronx fu demolita e quella a Palo Alto dopo una settimana era ancora intatta , i ricercatori decisero di rompere un vetro della vettura a Palo Alto, California. Il risultato fu che scoppiò lo stesso processo, come nel Bronx di New York : furto, violenza e vandalismo ridussero il veicolo nello stesso stato dell'auto lasciata nel Bronx.

    Perchè il vetro rotto in una macchina abbandonata in un quartiere presumibilmente sicuro è in grado di provocare un processo criminale?

    Non è la povertà, ovviamente ma qualcosa che ha a che fare con la psicologia, con il comportamento umano e con le relazioni sociali.

    Un vetro rotto in un'auto abbandonata trasmette un senso di deterioramento, di disinteresse, di non curanza, sensazioni di rottura dei codici di convivenza, di assenza di norme, di regole, che tutto è inutile. Ogni nuovo attacco subito dall'auto ribadisce e moltiplicare quell'idea, fino all'escalation di atti, sempre peggiori, incontrollabili, col risultato finale di una violenza irrazionale.
    In esperimenti successivi James q. Wilson e George Kelling hanno svilupparono la teoria delle finestre rotte, con la stessa conclusione da un punto di vista criminologico, che la criminalità è più alta nelle aree dove l'incuria, la sporcizia, il disordine e l'abuso sono più alti.
    Se si rompe un vetro in una finestra di un edificio e non viene riparato, saranno presto rotti tutti gli altri. Se una comunità presenta segni di deterioramento e questo è qualcosa che sembra non interessare a nessuno, allora lì si genererà la criminalità.
    L’incuria ed il disordine accrescono molti mali sociali e contribuiscono a far degenerare l'ambiente.
    La “teoria delle finestre rotte” è stata applicata per la prima volta alla metà degli anni ottanta nella metropolitana di New York City, che era divenuto il punto più pericoloso della città. Si cominciò combattendo le piccole trasgressioni: graffiti che deterioravano il posto, lo sporco dalle stazioni, ubriachezza tra il pubblico, evasione del pagamento del biglietto, piccoli furti .
    Successivamente, nel 1994, Rudolph Giuliani, sindaco di New York, basandosi sulla teoria delle finestre rotte e l'esperienza della metropolitana, volle promuovere una politica di tolleranza zero. La strategia era quella di creare comunità pulite ed ordinate, non permettendo violazioni alle leggi e agli standard della convivenza sociale e civile. Il risultato pratico fu un enorme abbattimento di tutti i tassi di criminalità a New York City.

    La frase “tolleranza zero” suona come una sorta di soluzione autoritaria e repressiva, ma il concetto principale è più prevenzione e promozione di condizioni sociali di sicurezza. Non è questione di violenza ai trasgressori, né manifestazione di arroganza da parte della polizia. Infatti, anche in materia di abuso di autorità, dovrebbe valere la tolleranza zero. Non è tolleranza zero nei confronti della persona che commette il reato, ma è tolleranza zero di fronte al reato stesso. L’idea è di creare delle comunità pulite, ordinate, rispettose della legge e delle regole che sono alla base della convivenza umana in modo civile e socialmente accettabile
    Cominciamo allora con il "riparare le finestre" della nostra casa e facciamo leggere questa teoria a tutti, diffondendola .


    E i vetri alle finestre sono rotti e il tetto è da buttare
    E i vetri alle finestre sono rotti e il tetto è da buttare
    Se non lo fanno subito fra un po'
    Non ci sarà più niente da aggiustare


    De Gregori


    SE SEI D’ACCORDO CON LA TEORIA DELLE FINESTRE ROTTE, FAI SEMPLICEMENTE GIRARE QUESTO MESSAGGIO IN MODO CHE OGNI GIORNO SIANO DI PIU’ QUELLI CHE VOGLIONO FARE IL POSSIBILE PER MIGLIORARE LA SOCIETA’.

    E_Greffulhe
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    Complimenti di vero cuore...Nuzzo Monenello è un grande
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    BUONGIORNO



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    :nonso: bell'argomento!!!!
    Ottima anche la citazione di Oscar Wilde . Tempo fa feci anch'io il tuo test e la mia percentuale fu del 20%...che ci si creda o no, non mi ritengo affatto una persona invidiosa perchè come recita infatti l'aforisma da te postato, essere invidiosi significa riconoscere di essere dei falliti e desiderare di essere come la persona invidiata ...ma, scusa la presunzione ;) io conosco benissimo il mio valore , so bene quanto valgo, mi piaccio pure. Certo, so bene di avere tanti difetti e conosco bene anche i miei tanti limiti ma fortunatamente non sono invidiosa! Ho sempre ammirato chi è migliore di me , bada bene però, ho detto : "chi è migliore di me" e non chi CREDE di essere migliore di me :occhiolino:
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    Chiederemo a Fase -Lunare.
    spero ci legga presto :D
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    Hai ragione Daniela..ti capisco.
    :lol: Riguardo al nome invece :lol: passando dal pc sempre a velocità supersonica non avevo fatto caso al fatto che avessi inserito anche il tuo nome :lol:
    Non so perchè ma ero stata piu' attratta da "poetyca"...
    Ciao e benvenuta su questo forum :rispetto:
6328 replies since 17/10/2006
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